IGIENE OCCUPAZIONALE - SICUREZZA
Questa guida non obbligatoria riporta informazioni ed esempi di buone prassi sull'attuazione delle direttive in materia di salute e sicurezza nonché ogni altro elemento necessario, come spiegazioni ed esempi pratici sui pericoli e i rischi in tutte le fasi dell'attività agricola, dell'orticoltura e della silvicoltura.
La guida è stata concepita per aiutare tutte le parti interessate, in particolare agricoltori, supervisori (soprattutto nelle PMI), datori di lavoro, i lavoratori e i loro rappresentanti e altri, ad attuare e a gestire adeguatamente la prevenzione dei rischi sul posto di lavoro. La guida comprende alche una sintesi delle varie direttive UE, i riferimenti e la bibliografia delle fonti, un glossario, l'elenco delle questioni principali e un indice per argomento, una tabella di esempi pratici e una tabella generale sui doveri delle parti interessate. La guida contiene vari esempi di buone prassi che sono state riprese da guide vigenti negli Stati membri o che sono state studiate appositamente per questo documento. La pubblicazione è disponibile in formato stampabile in tutte le lingue.
https://osha.europa.eu/it/tools-and-publications/publications/protecting-health-and-safety-workers-agriculture-livestock/view
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FONTE:Commissione europea
Il sistema di sorveglianza nazionale "Infor.MO", nato nel 2002 come progetto di ricerca e attualmente adottato nel Piano Nazionale di Prevenzione (2014-2018) delle Regioni, è finalizzato a studiare le cause degli infortuni mortali e gravi sul lavoro, tramite l'analisi della dinamica infortunistica sviluppata secondo il proprio modello.
Obiettivo delle schede informative pubblicate è quello di analizzare le principali modalità di accadimento degli infortuni mortali riportando, per la tematica analizzata, le principali caratteristiche descrittive, l'analisi puntuale delle dinamiche infortunistiche e, a partire dai fattori di rischio evidenziati, alcune delle possibili misure preventive da adottare per ridurre il rischio di infortuni.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-informo-gli-infortuni-mortali-in-agricoltura.html
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FONTE:INAIL
Per far fronte al fenomeno infortunistico in agricoltura, l'Inail di Nuoro e l'Aspen (Azienda Speciale Promozione Economia Nuorese), hanno ideato nel 2011 un opuscolo scritto in lingua italiana e sarda.
L'opuscolo è stato realizzato sotto forma di vignette, nelle quali il protagonista principale è un contadino, che presenta e discute di Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi) e segnaletica, mette in guardia sui pericoli relativi all'uso delle macchine agricole (trattori, rimorchi, raccoglitori), delle sostanze chimiche e degli attrezzi.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/prevenzione-e-sicurezza-in-agricoltura-nde-faeddamus-peri.html
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FONTE:A.S.P.E.N. Azienda Speciale della Camera di Commercio I.A.A. Nuoro
INAIL
A 100 anni dall'avvio dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura l'Inail, con questo Quaderno della Rivista degli infortuni e delle malattie professionali, approfondisce i principali aspetti che caratterizzano l'attività di tutela di lavoratori e aziende.
Partendo dall'attuale inquadramento giuridico e assicurativo e dall'andamento degli infortuni e delle malattie professionali, la pubblicazione tratta la presentazione di politiche e strategie prevenzionali a livello nazionale e regionale, passando attraverso le variegate attività di formazione, studio, assistenza e ricerca che l'Inail svolge con le sue diverse strutture e professionalità.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-agricoltura-salute-e-sicurezza-sul-lavoro-a-100-anni.html
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FONTE:INAIL
La check-list è una guida per facilitare la valutazione dell'azienda e nella nella check-list vi sono quegli aspetti che lo SPISAL ritiene debbano essere garantit
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:REGIONE VENETO
Questo documento nasce dalla volontà della ASL RMF di Civitavecchia di porsi al servizio di lavoratori e datori di lavoro impegnati in questo settore tanto complesso quanto importante, fornendo alcuni spunti di riflessione sulla natura dei rischi connessi alla attività lavorativa nel settore agricolo e sulla normativa che ne regola la gestione ed il controllo.
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FONTE:AZIENDA USL ROMA F - Dipartimento di Prevenzione - UOC S.Pre.S.A.L.
Regione lazio
La particolarità dell'impresa agricola, quasi sempre di ridotte dimensioni, la presenza di lavorazioni diversificate, l'utilizzo di macchine di per sé pericolose, un contesto climatico non sempre favorevole, l'impiego di prodotti chimici ad impatto sulla salute, impongono un rafforzamento delle strategie, già delineate nei Piani regionali di prevenzione, con degli specifici progetti di lavoro. Risulta quindi necessario puntare sulla formazione e l'aggiornamento continuo degli operatori del settore agricolo.
L'obiettivo è anche di fornire indicazioni concrete operative che aiutino a semplificare i diversi obblighi, quali la valutazione dei rischi, la sorveglianza sanitaria, la formazione dei lavoratori. Sempre più emerge l'importanza di investire sulle capacità manageriali delle aziende e sui giovani agricoltori e in questa ottica di investimento, questo manuale può diventare il libro di testo negli istituiti superiori agrari della Regione Veneto, affinché le nuove generazioni di imprenditori agricoli acquisiscano la cultura della sicurezza nel corso del loro iter formativo. Il manuale è diretto inoltre agli RSPP delle aziende agricole, siano datori di lavoro ovvero tecnici di associazioni datoriali, studi professionali, altri professionisti in ambito della sicurezza e alle agenzie formative che erogano corsi per RSPP.
Il testo comprende:
- una prima parte sulle caratteristiche socio-economiche, su i maggiori problemi di salute e sicurezza
dei lavoratori, quali infortuni e malattie professionali;
- una sul percorso di prevenzione realizzato dalla Direzione Prevenzione negli ultimi 10 anni, con una
sintesi delle attività svolte sul versante della salute e della sicurezza;
- una parte centrale sui requisiti di sicurezza, di igiene e di salute dell'azienda agricola rispetto agli
obblighi normativi e di buone prassi;
- una parte finale con le istruzioni e i modelli di pronto utilizzo per un'autovalutazione dei requisiti di
salute e sicurezza
https://www.ulss7.it/documents/10181/81308/Sicurezza+in+agricoltura/a756fa1e-6e96-4bd5-b289-d7f22a02def7
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FONTE:REGIONE VENETO
Il volume rientra tra gli output del progetto approvato nell'ambito del Bando 2013 CCM del Ministero della salute.
Al suo interno vengono presentati i risultati dell'indagine sulla percezione del rischio e fabbisogno formativo dei lavoratori immigrati in agricoltura e nella regione Lombardia, più specificamente nel territorio cremonese e mantovano, al fine di individuare criticità e bisogni percepiti che possono fornire momenti di riflessione e di discussione nei diversi ambiti di riferimento nell'ottica del miglioramento della tutela della Ssl.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/salute-e-sicurezza-in-agricoltura-indagine-conoscitiva2016.html
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FONTE:INAIL
Quando si lavora da soli, aumentano le probabilità di commettere errori. Inoltre si rischia di non ricevere un aiuto tempestivo in caso di infortunio o di fronte a una situazione critica. Le aziende che impiegano persone tenute a lavorare da sole devono far fronte a questi rischi adottando misure adeguate nel rispetto dei seguenti principi:
- Nei posti di lavoro occupati da una persona sola devono essere impiegati solo soggetti idonei a svolgere
tale attività sul piano fisico, psichico e intellettuale.
- Le persone tenute a lavorare da sole devono essere istruite e formate rispetto alla mansione da svolgere.
Esse dispongono in ogni caso dell'esperienza necessaria a eseguire l'attività in tutta sicurezza.
- I collaboratori impiegati nei posti di lavoro occupati da una persona sola devono avere la possibilità di
dare l'allarme in qualsiasi momento in caso di emergenza.
- Bisogna garantire che le persone tenute a lavorare da sole ricevano un aiuto tempestivo in caso di infortunio o di fronte a una situazione critica.
- Nel caso di lavori specifici particolarmente pericolosi deve essere presente un sistema di sorveglianza
(organizzazione di allarme).
Questi principi sono spiegati dettagliatamente nel presente opuscolo, il quale risponde anche alle seguenti
domande:
Come si possono valutare i pericoli specifici dei posti di lavoro occupati da una persona sola?
Quali attività possono essere svolte dalle persone tenute a lavorare da sole e quali no?
Come si devono sorvegliare le persone tenute a lavorare da sole?
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=b340843f6e3e02f22d4b0e9b4724abf7%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
Negli ultimi anni vi è stato un aumento delle malattie trasmesse dalle zecche. Le infezioni possono
avere conseguenze gravi, ma il rischio può essere ridotto con semplici precauzioni.
Questo opuscolo spiega come proteggersi.
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=32b2aef695ef5b18c2119b6f21dddebb%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
Obiettivo di questa pubblicazione è mettere a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza delle varie categorie e degli RLS Territoriali, una vera e propria lista di controllo che li aiuti ad assolvere a compiti e prerogative definite dalle norme vigenti, con maggiore semplicità e con la profondità che di volta in volta ritengano necessaria.
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FONTE:ARIS CAPRA
Responsabile SPORTELLO SICUREZZA DELLA CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA DI GENOVA
RLS IN OPERA che è, in parte, un "manuale" e in parte, un "diario" delle attività del RLS; è una memoria storica dell'attività svolta e dei problemi approfonditi e risolti; vuole anche essere uno strumento di studio e di proposta di modifiche, basato su un continuo rapporto e scambio di informazioni fra le lavoratrici e i lavoratori per il miglioramento delle condizioni di lavoro e di salvaguardia del benessere psico fisico.
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FONTE:CGIL - CISL - UIL Piemonte
In collaborazione con INAIL Piemonte
Si forniscono quindi indicazioni e suggerimenti utili rivolti agli RLS e alle RSU per la migliore gestione di questa problematica e di fatto per la corretta applicazione delle Indicazioni operative regionali, fermo restando l'impegno delle OO.SS. a marcare il dissenso sul tavolo regionale e ad agire per il ritiro del provvedimento da parte del Governo, affinché il tutto sia ricondotto nei termini della valutazione dei rischi e della sorveglianza sanitaria secondo quanto previsto dal decreto 81/08.
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FONTE:Autore non indicato
Da sito Servizio informativo per Rls della Regione Emilia Romagna
La sicurezza del lavoro in azienda deve essere intesa come processo continuo al quale tutte le componenti partecipano e dove l'effettivo coinvolgimento dei collaboratori e delle collaboratrici contribuisce a rafforzare la consapevolezza di essere corresponsabili per la sicurezza e la salute del loro posto di lavoro e di poter fornire un contributo concreto a questo.
Per questo motivo INAIL e AFI/IPL hanno ritenuto di aggiornare il manuale del 2004 e di pubblicare una nuova edizione, allo scopo di mettere a disposizione alle Rappresentanze dei lavoratori e delle lavoratrici per la sicurezza (RLS) un supporto per un migliore svolgimento dei loro compiti.
Anche la nuova edizione è destinata a tutti i settori e viene pubblicata nelle due lingue.
Necessariamente gli aspetti specifici vengono affrontati solo in modo generale, ma nondimeno siamo convinti che il manuale potrà essere d'utilità per tutti i settori produttivi.
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FONTE:INAIL BOLZANO / AFI-IPL
Materiale sui Dispositivi di Protezione Individuale e Linee Guida sui DPI a cura di L. Morisi (SIRS-RER) e altri, aggiornato alle disposizione del Testo Unico del 2008.
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FONTE:Servizio informativo per Rls della Regione Emilia Romagna
I fac-simile che abbiamo raccolto in questa pubblicazione dovrebbero coadiuvare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nelle sue attività, svolgendo anche una funzione di promemoria dei molteplici compiti che deve svolgere.
Le lettere che vi proponiamo hanno generalmente un taglio propositivo innanzitutto perché il D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008, dal quale traggono riferimento, è una legge di tipo "partecipativo".
L'intento è quello di spingere in prima istanza le aziende, ove non sia attuato, ad un rapporto di collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori.
L'elaborazione e la raccolta degli elementi relativi alla soggettività dei lavoratori rappresentano il primo passo su cui basare la realizzazione della prevenzione.
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FONTE:Autore non indicato
Da sito - Servizio informativo per Rls della Regione Emilia Romagna
Durante le ondate di calore sono documentati effetti sulla salute (aumenti della mortalità, dei ricoveri ospedalieri, degli accessi al pronto soccorso), soprattutto in sottogruppi di popolazione più vulnerabili (anziani, soggetti con patologie croniche, bambini, donne in gravidanza, lavoratori all'aperto).
L'eccesso di calore può rivelarsi fatale quando esistono condizioni patologiche croniche che ostacolano i meccanismi compensativi della termoregolazione.
Le patologie associate alle alte temperature ambientali possono essere:
- colpo di sole (rossore e dolore cutaneo, edema, vescicole, febbre, cefalea) - all'effetto dell'eccessiva esposizione ai raggi solari si aggiungono gli effetti del surriscaldamento e della disidratazione;
- crampi da calore (spasmi dolorosi alle gambe e all'addome, sudorazione);
- esaurimento da calore (abbondante sudorazione, astenia, cute pallida e fredda, polso debole, temperatura normale);
- colpo di calore (temperatura corporea superiore a 40 °C, pelle secca e calda, polso rapido e respiro frequente, stato confusionale, deliri o convulsioni, possibile perdita di coscienza).
Anche gli infortuni sul lavoro possono essere correlati alle ondate di calore.
Le elevate temperature possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e quindi aumentare il rischio di infortuni.
Durante le ondate di calore i tipi di infortunio e le modalità di infortunio più frequenti sono: incidenti di trasporto, scivolamenti e cadute, contatto con oggetti o attrezzature, ferite, lacerazioni e amputazioni.
http://www.salute.gov.it/portale/caldo/dettaglioOpuscoliCaldo.jsp?lingua=italiano&id=344
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FONTE:MINISTERO DELLA SALUTE
Il Ministero della Salute promuove e tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse delle collettivit�, in attuazione dell'articolo 32 della Costituzione.
Il ministero, con la finalit� della tutela del diritto costituzionale alla salute, esercita le funzioni spettanti allo Stato nelle seguenti materie: tutela della salute umana, coordinamento del sistema sanitario nazionale, sanit� veterinaria, tutela della salute nei luoghi di lavoro, igiene e sicurezza degli alimenti. Nel quadro generale di tutela e promozione della salute sopra descritto, gli obiettivi che il ministero istituzionalmente persegue possono essere riassunti in quattro punti: garantire a tutti i cittadini l'equit� del sistema, la qualit�, l'efficienza e la trasparenza anche con una comunicazione corretta ed adeguata; evidenziare le disuguaglianze e le iniquit� e promuovere le azioni correttive e migliorative; collaborare con le Regioni al fine di valutare le realt� sanitarie, correggerle e migliorarle; tracciare le linee dell'innovazione e del cambiamento e fronteggiare gli stati di emergenza che minacciano la salute pubblica
Il rischio da calore è un'emergenza estiva ma non è un'emergenza imprevedibile. Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare "tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori", compresi quelli riguardanti "gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari" e quindi anche al rischio di danni da calore.
http://www.ulss16.padova.it/all/2011.04_CPC_Colpo_di_calore_vianello_muneghina_DEF.pdf
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FONTE:Azienda U.L.S.S. 15 "Alta Padovana" Regione veneto"
Azienda U.L.S.S. 16 Padova
Azienda USLL 17 Regione Veneto
Con il presente opuscolo vogliamo evidenziare che l'ergonomia non è uno spreco di mezzi, ma che può portare grandi benefici dal punto di vista umano ed economico. Oggi è più che mai importante impiegare
in modo ottimale le risorse. Le conoscenze acquisite nel campo dell'ergonomia servono a raggiungere l'obiettivo. L'opuscolo si rivolge a tutti coloro che si occupano di progettazione, costruzione, acquisto e installazione di impianti e attrezzature di lavoro, nonché dell'organizzazione dei posti di lavoro, ossia della
cosiddetta «architettura del lavoro».
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=bbecb0d9c4a55c6bd45f09d8b1c6afaa%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
La gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori nella piccola industria, nell'agricoltura e nell'artigianato, caratterizzati da una innumerevole varietá di compiti lavorativi, ciascuno con proprie modalitá e tempistiche di attuazione, può presentare notevoli difficoltá.
Le 60 schede di rischio contengono la descrizione del compito, con l'indicazione degli eventuali macchinari/attrezzature in uso, fornendo una stima del rischio da sovraccarico biomeccanico per l'arto superiore destro e quello sinistro. Il metodo valutativo applicato è la Check-list OCRA. Per ciascun compito vengono ipotizzati e valutati differenti scenari lavorativi e proposti alcuni fra i possibili interventi di prevenzione e protezione, di semplice attuazione.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/schede_di_rischio_da_sovraccarico_biomeccanico.html
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FONTE:INAIL
I dati INAIL sulle malattie professionali relativi al quinquennio 2006 - 2010 dimostrano, a livello nazionale, un incremento delle denunce di Malattia Professionale (M.P.) pervenute all'Istituto in tutte e tre le Gestioni ("Agricoltura", Industria e Servizi" e "Dipendenti Conto Stato"). A fronte di un aumento complessivo di circa il 60% del numero di M.P. denunciate all'INAIL, passando da 27.000 nel 2006 ad oltre 42.000 nel 2010, nella Gestione "Agricoltura", le M.P. denunciate risultano essere più che quadruplicate (passando da 1.447 a 6.380). L'Istituto in media riconosce circa il 45% delle M.P. denunciate in "Agricoltura", il 39% circa in "Industria e Servizi" ed infine il 19% circa nei "Dipendenti Conto Stato". Tenuto conto del problema di salute emergente in agricoltura e della mancanza di linee di indirizzo sulle misure di prevenzione e protezione dai rischi da sovraccarico biomeccanico in tale settore, gli SPISAL della Provincia di Verona hanno intrapreso, in collaborazione con le Associazioni di categoria degli agricoltori della provincia di Verona, uno studio per ricostruire i profili di tale rischio nelle attività di raccolta orticole e frutta, le misure di prevenzione e gestione del rischio, nonché le buone prassi ergonomiche.
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FONTE:SPISAL ULSS 20, Verona
SPISAL ULSS 21, Legnago
Sostanze pericolose
Tutto quello che è necessario
sapere
Etichettatura
Pittogrammi di pericolo
Informazioni, stoccaggio e manipolazione
Misure in caso di avvelenamento e causticazione
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=6370b17370c966c23a195b86ab17be8c%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
Lo scopo del presente lavoro è quello di mettere a disposizione di tecnici, consulenti e distributori specifiche "Linee guida" per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Questo documento è stato redatto con l'intento di raccogliere un insieme di raccomandazioni con lo scopo di raggiungere un elevato standard di qualità nella gestione dei prodotti fitosanitari. In alcuni capitoli si è inoltre utilizzato un criterio da "manuale" volto a spiegare più nel dettaglio alcuni aspetti valutati critici. Le "Linee guida" vogliono pertanto essere, in primo luogo, uno strumento per formare e/o aggiornare le diverse figure professionali che si rapportano con gli utilizzatori di prodotti fitosanitari. è attraverso queste figure che, successivamente, sarà possibile fornire un servizio di assistenza agli utilizzatori professionali con l'obiettivo di favorire un uso sicuro, sostenibile e responsabile dei prodotti fitosanitari al fine di prevenire la contaminazione ambientale e salvaguardare la salute e la sicurezza dell'operatore. L'intento è di promuovere un servizio che deve supportare gli utilizzatori nell'individuare i punti critici che all'interno dell'azienda possono rappresentare un rischio per l'ambiente e/o per la salute umana. Si tratta di un approccio diverso dall'assistenza tecnica tradizionale più orientata all'identificazione della strategia di difesa o del prodotto fitosanitario, o agrofarmaco, più adatta per una data coltura in un determinato periodo. Le "Linee guida" ripercorrono il ciclo di vita del prodotto fitosanitario dal momento dell'acquisto e trasporto in azienda, all'applicazione sulle colture fino al successivo smaltimento dei quantitativi residui e dei contenitori vuoti.
https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/promozione-e-cultura-della-prevenzione/linee-guida/ucm_portstg_077402_uso-sostenibile.html
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FONTE:INAIL
Il fact sheet è stato realizzato per sensibilizzare l'utente sulla regolamentazione per l'autorizzazione al commercio e all'uso dei Prodotti Fitosanitari (PF) e sulla metodologia armonizzata per la valutazione della esposizione per via non alimentare a PF in agricoltura, ai fini della prevenzione del rischio chimico di esposizione.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/valutazione-dell-esposizione-a-prodotti-fitosanitari-agricoltura.html
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FONTE:INAIL
L'uso dei prodotti fitosanitari (PF) nel settore agricolo sta ricevendo negli ultimi anni una particolare attenzione per le ricadute che l'impiego di tali prodotti ha sulla salute degli operatori agricoli, dei consumatori e per la tutela dell'ambiente e della biodiversità.
L'opuscolo viene proposto sia come ausilio per la realizzazione dei percorsi di formazione e di informazione dei lavoratori sia come compendio sintetico degli adempimenti di legge previsti in tema di tutela della salute e della sicurezza in ambito professionale. Il testo è strutturato in schede monotematiche dedicate alle principali fasi di impiego del PF, integrate da sezioni relative alla sicurezza chimica in ambito professionale. Viene inoltre trattata la tutela dell'ambiente tramite l'impiego di metodologie agronomiche alternative a basso apporto di PF.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-uso-in-sicurezza-prodotti-fitosanitari.html
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FONTE:INAIL
Il presente manuale didattico è pensato per i docenti impegnati nell'insegnamento agli agricoltori nei corsi per il rilascio-rinnovo dell'abilitazione all'acquisto e all'impiego dei prodotti fitosanitari.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:Azienda A.U.S.L. Latina
Regione Lazio - Assessorato alla Sanit� e Assessorato all'Agricoltura
La raccolta di schede di rilievo ed analisi, frutto della collaborazione tra le Strutture Operative Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Regione e il Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Udine, analizza la parte relativa all'utilizzo di macchine ed attrezzature di lavoro.
Vuole essere uno strumento di riferimento, di rapida consultazione, utile sia alle Aziende Sanitarie che agli
imprenditori e lavoratori agricoli che necessitino di informazioni.
Sono state individuate le macchine più diffuse e maggiormente rappresentative del comparto agricolo e per ognuna di esse è stata predisposta una scheda tecnica che riporta i principali requisiti minimi di sicurezza e permette un'analisi delle criticità e delle non conformità.
https://asuiud.sanita.fvg.it/distretti/dipartimenti/dipartimento-di-prevenzione/ambienti-di-lavoro/attivita-svolte/SCHEDE%20DI%20RILIEVO%20E%20ANALISI%20DELLE%20MACCHINE%20E%20ATTREZZATURE%20COMUNI%20NEL%20COMPARTO%20AGRICOLO-brochure/SCHEDE%20DI%20RILIEVO%20E%20ANALISI%20DELLE%20MACCHINE%20E%20ATTREZZATURE%20COMUNI%20NEL%20COMPARTO%20AGRICOLO.pdf
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FONTE:REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste
Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 2 "Bassa Friulana ? Isontina"
Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine
Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 3 "Alto Friuli ? Collinare ? Medio Friuli"
Azienda per l'Assistenza Sanitaria n. 5 "Friuli Occidentale"
Universit� degli Studi di Udine ? Dipartimento di Scienze Agrarie ? Progetto Demetra
Falciatrici (tosaerba rotativi, falciatrici con barra tosatrici, tosaerba a cilindri). Individuazione dei pericoli e pianificazione delle misure
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=b220bcb1df4691d3128e661c92f3ee26%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
Questa pubblicazione si rivolge a tutti coloro che usano le scale portatili o lavorano in quota.
Le scale portatili sono un'attrezzatura usata frequentemente sia sul lavoro che nel tempo libero. Sono semplici da maneggiare e si possono facilmente trasportare e collocare in luoghi diversi. Tuttavia, oggi ci sono attrezzature di lavoro più sicure come le piattaforme elevabili, i ponteggi su ruote e le scale con piattaforma. Pertanto, quando si pianificano i lavori bisogna rispettare il seguente principio: sì alle scale portatili, ma solo se non ci sono valide alternative.
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=21a244717ba69cf758f3084736849f0e%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/scale%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Obiettivo del presente documento è quello di fornire dei riferimenti tecnici in grado di supportare gli operatori del settore (datori di lavoro, lavoratori autonomi, venditori, noleggiatori, concedenti in uso, organi di controllo, ecc.) nel processo di adeguamento di motocoltivatori e motozappatrici costruite antecedentemente al 21 settembre 1996, data di entrata in vigore del d.p.r. 459/96, ai pertinenti requisiti di sicurezza previsti nell'Allegato V al d.lgs.81/08. Gli indirizzi tecnico-costruttivi forniti nel presente documento sono stati individuati sulla base dell'attuale stato delle conoscenze tecnologiche, tenuto conto anche dell'evoluzione della normativa tecnica di riferimento per la sicurezza (vedi aggiornamento della norma tecnica di riferimento En 709: 2010).
https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/promozione-e-cultura-della-prevenzione/linee-guida/ucm_portstg_077803_adeguamento-motocoltivatori.html
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FONTE:INAIL: L'Inail, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, � un Ente pubblico non economico che gestisce l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Gli obiettivi dell'Inail sono: ridurre il fenomeno infortunistico, assicurare i lavoratori che svolgono attivit� a rischio, garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro
realizzare attivit� di ricerca e sviluppare metodologie di controllo e di verifica in materia di prevenzione e sicurezza. Allo scopo di contribuire a ridurre il fenomeno infortunistico, l'Inail realizza inoltre iniziative di:
monitoraggio continuo dell'andamento dell'occupazione e degli infortuni; indirizzo, formazione e consulenza in materia di prevenzione alle piccole e medie imprese e agli organi di controllo, inanziamento alle imprese che investono in sicurezza; ricerca finalizzata alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Scheda tecnica e sintetica sull'uso del decespugliatore.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:AZIENDA U.L.S.S. 20
AZIENDA U.L.S.S. 21
AZIENDA ULSS 22 Regione veneto
INAIL Sede di Verona
EN.BI.A.V. Ente Bilaterale per l'Agricoltura Veronese
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/trattrice%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/albero%20cardanico%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Scheda tecnica e sintetica sull'uso dell'albero cardanico.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:AZIENDA U.L.S.S. 20
AZIENDA U.L.S.S. 21
AZIENDA ULSS 22 Regione veneto
INAIL Sede di Verona
EN.BI.A.V. Ente Bilaterale per l'Agricoltura Veronese
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/motosega%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Scheda tecnica e sintetica sull'uso dell'irrigatore ad avvolgimento meccanico della trazione.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:AZIENDA U.L.S.S. 20
AZIENDA U.L.S.S. 21
AZIENDA ULSS 22 Regione veneto
INAIL Sede di Verona
EN.BI.A.V. Ente Bilaterale per l'Agricoltura Veronese
Il presente documento, funzionale all'attività di controllo del commercio macchine agricole, ma utile
in via generale per il controllo dei requisiti di sicurezza delle macchine prese in esame, è stato elaborato
all'interno del gruppo di lavoro agricoltura del coordinamento tecnico delle Regioni.
Le schede, che forniscono esclusivamente informazioni di carattere tecnico, sono destinate quindi alle
autorità di vigilanza territoriale, ai fabbricanti, ai soggetti della catena della distribuzione, ai datori
di lavoro, ai lavoratori autonomi e in linea generale a tutti coloro che a vario titolo di occupano di
prevenzione nel settore delle attrezzature di lavoro agricole o forestali.
Illustrano, per alcune famiglie di attrezzature di lavoro in uso nel settore agricolo o forestale, i
principali requisiti essenziali di sicurezza, il cui mancato rispetto è stato determinante per il
verificarsi di un significativo numero di infortuni gravi o mortali.
La definizione puntuale dei requisiti di sicurezza intende contribuire a una migliore e omogenea
applicazione della normativa comunitaria in materia di sorveglianza del mercato nonché alla corretta
vigilanza dei requisiti di sicurezza previsti all'allegato V al D. Lgs. 81/08 e smi per le attrezzature di
lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative di recepimento di direttive comunitarie e di
regolamenti europei di carattere costruttivo.
Sulla scorta di quanto indicato nel documento, il PNPAS - Piano Nazionale per la Prevenzione in
Agricoltura e Selvicoltura si è posto l'obiettivo di privilegiare un approccio per le attività di
sorveglianza del mercato e di vigilanza di tipo attivo, promuovendo il rispetto delle norme attraverso
campagne d'informazione e intervenendo con verifiche presso i commercianti o in occasione di fiere o
mostre.
Il documento riflette la situazione al momento della sua redazione e dunque potrà essere oggetto di
successive modifiche.
https://spisal.aulss9.veneto.it/index.cfm?method=mys.apridoc&iddoc=2822
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FONTE:GRUPPO TECNICO INTERREGIONALE SALUTE E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO
Partendo dai risultati di studi e ricerche realizzate sull'argomento dall'Inail e sulla base dei bollettini di omologazione di telai già sottoposti a prove di resistenza, il gruppo di lavoro ha individuato le informazioni tecniche e procedurali necessarie per l'installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento sui trattori agricoli con piano di carico (motoagricole).
Tali informazioni tecniche sono necessarie per l'adeguamento del parco motoagricole circolante ai requisiti di sicurezza contro il rischio di ribaltamento. Inoltre, considerata anche l'enorme eterogeneità morfologica delle strutture portanti dei trattori in uso, le informazioni tecniche ai fini degli adempimenti previsti, necessitano di aggiustamenti periodici mirati a rendere sempre più agevole la realizzazione e l'installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento.
https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/promozione-e-cultura-della-prevenzione/linee-guida/ucm_portstg_077603_dispositivi-di-protezione-del-conducente.html
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FONTE:INAIL
Il D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 e successive modifiche ed integrazioni ha stabilito una serie di obblighi a carico del datore di lavoro (vedi art. 71) e del lavoratore autonomo (vedi art. 21) che tra l'altro prevedono l'implementazione di misure necessarie affinché:
- i trattori agricoli o forestali siano oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all'art. 70 del D.Lgs. 81/08
- siano curati la tenuta e l'aggiornamento del registro di controllo
Obiettivo del presente documento è quello di fornire soluzioni organizzative e/o procedurali in grado di supportare gli operatori del settore (datori di lavoro, lavoratori autonomi, organi di controllo, ecc.) nelle attività di verifica e mantenimento dei requisiti di sicurezza dei trattori agricoli o forestali, in ottemperanza agli obblighi previsti dall'articolo 71 comma 4 lettera a) punto 2 e lettera b) del D.Lgs. 81/08.
https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/promozione-e-cultura-della-prevenzione/linee-guida/ucm_portstg_077801_controllo-periodico.html
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FONTE:INAIL
In Italia l'adeguamento dei trattori già in uso, attraverso il montaggio del dispositivo di protezione in caso di capovolgimento, è reso obbligatorio, sia per i datori di lavoro come anche per i lavoratori autonomi, Dal D.Lgs 81/2008.
Difatti, il punto 2.4 della parte II dell'allegato V al D.Lgs 81/2008 richiama l'esigenza di limitare i rischi derivanti da un ribaltamento dell'attrezzatura di lavoro stessa attraverso l'integrazione di idonei dispositivi di protezione (cabina o telaio di protezione).
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:ISPESL
Il presente manuale per l'uso sicuro delle macchine movimento terra, ha lo scopo di portare a conoscenza e ricordare a tutti gli operatori del settore le principali norme comportamentali e di sicurezza da osservare. Inoltre il manuale si propone di fornire a tutti coloro che sono interessati nozioni di base per l'uso corretto e sicuro dell'escavatore, contribuendo in tal modo ad un utilizzo del mezzo senza rischio di infortuni.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE
Acquistando macchine sicure, potete contribuire a proteggere la vita e la salute dei vostri dipendenti; nel
contempo, evitate costosi adattamenti che spesso si rivelano necessari sulle macchine che presentano
delle lacune a livello di sicurezza. Per legge il datore di lavoro deve provvedere affinché nella sua azienda siano utilizzate solo macchine sicure. La conformità alle norme di sicurezza deve essere sempre comprovata. Se si verifica un infortunio e viene disposta un'indagine penale, potendo dimostrare che i macchinari in dotazione sono conformi alle norme di sicurezza si è meglio tutelati giuridicamente. In questo pieghevole sono riportati in forma succinta gli aspetti più importanti di cui tener conto quando si acquista una macchina nuova o usata.
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=cbdc374fac9605f6abea23488a521e38%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/potatura%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/raccolta%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/movimentazione%20animali%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Lavorare su terreni scoscesi con le corde di sicurezza è impegnativo e richiede un'adeguata formazione.
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=2716148d712547e7af2f7282dc968c99%26showContainer=1
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FONTE:SUVA: La SUVA � una organizzazione indipendente dei diritti pubblici. � una delle compagnie principali per l' assicurazione infortuni obbligatoria svizzera. Assicura circa 2 Milioni di lavoratori sugli infortuni sia sul posto di lavoro che altrove. Economicamente la SUVA � indipendente. Le entrate principali sono ricavate dai premi assicurativi e dai profitti dell'investimento del capitale.
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/cantina%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 - EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/foraggi%20mangimi%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Il presente opuscolo vuole essere uno strumento utile per tutti coloro che devono scegliere un respiratore antipolvere. In concreto, fornisce una risposta alle domande che solitamente ci si pone al momento di
acquistare e utilizzare una maschera di protezione delle vie respiratorie.
https://www.suva.ch/it-ch/prevenzione/il-sistema-di-sicurezza/individuazione-dei-pericoli-per-le-pmi#uxlibrary-open=/it-CH?atomid=edc74489786ab3c3af38c1c0a9f7aba3%26showContainer=1
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FONTE:SUVA
Le schede del Progetto "Coltiviamo la cultura della sicurezza in agricoltura", 2009 -� EBAT (Ente bilaterale agricoltura trevigiana), Veneto Agricoltura, Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, INAIL Regionale Veneto, Provincia di Treviso
http://www.venetoagricoltura.org/upload/schede%20sicurezza/guanti%20210709.pdf?x15762
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FONTE:Veneto Agricoltura
in collaborazione con Regione del Veneto - Direzione Prevenzione, INAIL Regionale Veneto
Questo manuale è parte integrante di un progetto composto da tre volumi:
- il volume "La gestione della sicurezza sul lavoro in agricoltura - L'azienda agricola" che si riferisce alla
gestione della sicurezza in una azienda agricola non specializzata, fornendo informazioni sulla normativa di base, i soggetti coinvolti, i fattori di rischio più diffusi e una analisi delle più diffuse fasi di lavorazione;
- il presente volume dedicato al comparto vitivinicolo, tra i più caratterizzanti dell'agricoltura del Veneto, affrontando la sicurezza sia in campo sia in cantina;
- un terzo volume dedicato all'azienda zootecnica con particolare riferimento all'allevamento di bovini e di suini.
In tutti e tre i volumi sono presenti inoltre allegati quali facsimili di verbali, moduli, liste di controllo che saranno di supporto all'azienda agricola ed al servizio di protezione nella gestione operativa della sicurezza in azienda. Ulteriori informazioni relative alle fasi dei trattamenti con prodotti fitosanitari (uso DPI, attrezzature, ecc.) potranno essere acquisite consultando la "Guida al corretto impiego dei prodotti fitosanitari" edita da Regione del Veneto e Veneto Agricoltura.
Al fine di una più efficace consultazione del presente Manuale, si riporta in breve la sua organizzazione e la composizione.
1. Testo introduttivo ed approfondimenti tecnici alla materia della sicurezza sul lavoro nelle attività viticole ed enologiche di cantina (capitoli 1, 2, 3).
2. Schede, documenti operativi utili all'imprenditore e ai lavoratori per valutare, gestire e mantenere la sicurezza in azienda, suddivise per le diverse attività lavorative sia di pieno campo (schede A) che relative ai processi di trasformazione enologica (schede B) (capitolo 4).
3. Moduli, documenti specifici per la gestione delle attività tipiche delle aziende vitivinicole in sicurezza (conferimento all'impianto, utilizzo di scale). Sono inoltre presenti dei modelli su cui sviluppare la formazione ed informazione per il personale non strutturato (vendemmiatori, potatori, voucher agricoli) (capitolo 5).
http://www.venetoagricoltura.org/wp-content/uploads/2018/06/Interno-E450.pdf
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FONTE:VENETO AGRICOLTURA: Veneto Agricoltura, Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario, � un ente strumentale della Regione del Veneto, che svolge attivit� di supporto alla Giunta Regionale nell'ambito delle politiche per i settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca. Si occupa di ricerca applicata e sperimentazione finalizzate al collaudo e alla diffusione delle innovazioni tecnologiche e organizzative volte a migliorare la competitivit� delle imprese e delle filiere produttive, la sostenibilit� ambientale, nei comparti agricolo, agroalimentare, forestale e delle pesca. Svolge azioni di diffusione e trasferimento al sistema produttivo delle innovazioni tecnologiche, organizzative, di processo e di prodotto, ivi compresi i processi di valorizzazione e certificazione della qualit�, anche avvalendosi di strutture produttive private rappresentative delle diverse realt� produttive del territorio regionale. Opera per la salvaguardia e
tutela delle biodiversit� vegetali e animali autoctone di interesse agrario, naturalistico e ittico nonch� nella gestione del demanio forestale regionale.
La presente relazione è frutto di uno studio condotto dalla Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP) dell'INAIL, dove si evidenziano i rischi professionali nel comparto vinicolo e oleario per una corretta azione di prevenzione e protezione.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:INAIL
La presente relazione è frutto di uno studio condotto dalla Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP) dell'INAIL, dove si evidenziano i rischi professionali nel comparto vinicolo e oleario per una corretta azione di prevenzione e protezione.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:INAIL
La presente relazione è frutto di uno studio condotto dalla Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP) dell'INAIL, dove si evidenziano i rischi professionali nel comparto vinicolo e oleario per una corretta azione di prevenzione e protezione.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:INAIL
Questo manuale è dedicato al settore cerealicolo in quanto, insieme all'allevamento di bovini e suini, esso è altamente rappresentativo dell'agricoltura nel territorio della provincia di Brescia.
Si è cercato di tenere in ugual conto le informazioni basate su conoscenze scientifiche e gli aspetti pratici, con l'intenzione di fornire ad ogni imprenditore agricolo gli elementi per realizzare al meglio le misure di prevenzione necessarie, suggerendo anche eventuali soluzioni concrete ai problemi ricorrenti.
http://www.sirsrer.it/
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FONTE:Gruppo di Lavoro Congiunto:
UOOML (Unit� Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro)
Azienda Spedali Civili di Brescia
Servizio PSAL (Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro)
ASL di Brescia e ASL di Vallecamonica-Sebino
Tra i rischi presenti nel settore agricoltura, si annovera quello chimico da esposizione a prodotti fitosanitari.
Quando le attività agricole vengono effettuate in serra si ha, da un lato, un accumulo dei contaminanti aerodispersi, dall'altro, un incremento di temperatura e umidità relativa che può potenzialmente condizionare sia la capacità inalatoria che di assorbimento cutaneo. In tale scenario di esposizione, la valutazione del rischio può risultare particolarmente complessa e gli strumenti generalmente utilizzati non risultano sempre efficaci. Malgrado l'obbligo della valutazione del rischio, ai sensi del d.lgs. 81/2008 e s.m.i., ad oggi non esiste una procedura formalizzata per la valutazione del rischio chimico per le colture in serra.
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-la-ricerca-prevenzionale-per-la-tutela-della-salute.html
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FONTE:INAIL
Aderire al programma regionale WHP consente alle imprese e agli enti di assumere, un ruolo attivo nella promozione della salute e del benessere dei propri dipendenti,orientare in modo positivo le abitudini di vita dei lavoratori,migliorare l'ambiente e l'organizzazione del lavoro, poter ottenere il riconoscimento (accreditamento) di "Luogo di lavoro che promuove salute" entrando a far parte della rete europea ENWHP - European Network Workplace Health Promotion.Il Programma di promozione della salute nei luoghi di lavoro della Regione Toscana ha ottenuto il riconoscimento dalla Rete Europea ENWHP come modello di buona pratica, perchè in linea con la Dichiarazione di Lussemburgo e perchè contribuisce alla diffusione di una nuova cultura a sostegno della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le organizzazioni che aderiscono al Programma WHP della Regione Toscana potranno fare richiesta di adesione alla Rete Europea ENWHP ed ottenere la certificazione da parte delle Rete se dimostreranno di aver realizzato interamente ció che prevede il programma regionale."
http://www.regione.toscana.it/-/workplace-health-promotion
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FONTE:REGIONE TOSCANA
Il Tavolo di lavoro per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell'obesitá è stato istituito presso l'Ufficio 8 della Direzione generale della prevenzione sanitaria, con decreto ministeriale 18 gennaio 2019 e successive integrazioni.
ll Tavolo ha il compito di provvedere, alla luce della letteratura scientifica esistente, delle esperienze cliniche e buone pratiche esistenti, alla predisposizione di un documento strategico nazionale di indirizzo finalizzato a:
definire strategie e azioni incisive per contrastare la diffusione dell'obesitá,
definire interventi per identificare i soggetti in condizioni di rischio o con condizione clinica patologica in atto, da indirizzare verso un'adeguata presa in carico sistemica, in grado di potenziare le risorse personali per l'adozione consapevole degli stili di vita corretti o, quando necessario, verso idonei programmi di comunitá
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_4.jsp?lingua=italiano&tema=Prevenzione&area=stiliVita
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FONTE:MINISTERO DELLA SALUTE
La CIA Agricoltori Italiani promuove la giornata nazionale per la salute nelle cittá
La giornata nazionale, che si svolge ogni anno il 2 luglio, è stata promossa con lo scopo di stimolare l'azione dei sindaci a promuovere l'affermazione di stili di vita sani, associati ad una corretta alimentazione e all'attivitá fisica ricreativa, nonchè� a sensibilizzare le comunitá rispetto al tema dell'urbanizzazione e delle sue correlazioni alla salute.
https://www.cia.it/news/notizie/cia-promuove-la-ii-giornata-nazionale-la-salute-nelle-citta/
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FONTE:CIA AGRICOLTORI ITALIANI