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Il fumo di tabacco è pericoloso per la salute?

Il fumo di tabacco contiene più di 4000 sostanze chimiche, alcune delle quali dotate di marcate proprietà irritanti ed altre, circa 60, che sono sostanze sospettate o riconosciute cancerogene, cioè sostanze che causano il cancro. Il fumo attivo rimane la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile nel nostro Paese; si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l'anno, con oltre il 25% di questi decessi compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. L'Istituto superiore di sanità stima che il fumo di tabacco sia responsabile di un terzo delle morti per cancro e del 15% circa di tutti i decessi che avvengono per qualunque causa, provocando più vittime di alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Molti studi scientifici hanno infatti dimostrato che chi fuma tabacco rischia più degli altri di sviluppare oltre 50 gravi malattie, non solo tumorali: il fumo aumenta di 10 volte il rischio di morire di enfisema, raddoppia quello di avere un ictus e aumenta da due a quattro volte quello di essere colpiti da un infarto, danneggia la circolazione del sangue al cervello e agli arti e può favorire la comparsa di una disfunzione erettile nell'uomo

Quali sono i danni per la salute provocati dal fumo di tabacco?

I danni dipendono dal periodo della vita in cui si verifica l'esposizione. Se l'esposizione avviene nella vita fetale, aumenta il rischio di basso peso alla nascita e morte improvvisa del lattante; se l'esposizione avviene nell'età infantile aumentano i rischi di avere otite media, asma, bronchiti e polmoniti; nell'età adulta, aumenta il rischio di cardiovascolare e quello di sviluppare neoplasie. Il rischio cardiovascolare è la probabilità di avere una malattia coronarica (un infarto del miocardio o un'ischemia cardiaca) o una malattia a carico di altre arterie, principalmente quelle cerebrali, che provocano l'ictus cerebrale. Le sostanze cancerogene contenute nel fumo favoriscono poi lo sviluppo di tumori al polmone, che in nove casi su 10 possono essere ricondotti a questa cattiva abitudine; ma stimolano anche in diversa misura i tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell'esofago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e di alcune leucemie.

Fumare il sigaro o la pipa è più sicuro rispetto a fumare sigarette?

Fumare il sigaro o la pipa purtroppo non sono alternative più sicure, come molti erroneamente credono. Anche se portano a inalare il fumo meno profondamente questo riduce leggermente il rischio di tumore al polmone rispetto a chi fuma sigarette, ma le probabilità di sviluppare la malattia sono comunque molto più alte che non tra i non fumatori. Inoltre, fumare sigaro e pipa favorisce lo sviluppo di tumori della bocca, della gola e dell'esofago

Che cosa si intende per esposizione al fumo passivo?

Si parla di esposizione a fumo passivo quando, involontariamente, una persona respira il fumo di tabacco consumato da altri. In questo caso il non fumatore respira il fumo prodotto dalla combustione della sigaretta più quello che è stato prima inalato e successivamente espirato dai fumatori. Gli adulti esposti a fumo passivo a casa o sul luogo di lavoro hanno un rischio di asma bronchiale aumentato del 40-60% in confronto con adulti non esposti. Inoltre i danni del fumo passivo sono particolarmente gravi nei più piccoli, il cui organismo è ancora in fase di sviluppo. I neonati esposti al fumo sono più soggetti alla SIDS (sudden infant death syndrome), la cosiddetta "morte in culla" nel primo anno di vita; anche passato questo pericolo, i bambini che vivono con fumatori restano più vulnerabili nei confronti delle infezioni polmonari.

Cosa succede quando smetto di fumare?

Secondo l' American Cancer Society smettere di fumare porta a dei benefici immediatamente percepibili tra cui: Entro 20 minuti si normalizzano la pressione arteriosa e il battito Entro 8 ore scende il livello di anidride carbonica nel sangue e si normalizza il livello di ossigeno nel sangue Entro 24 ore diminuisce il rischio di infarto Entro 48 ore migliorano i sensi dell'olfatto e del gusto Entro 72 ore si rilassano i bronchi, migliora il respiro e aumenta la capacità polmonare Da 2 settimane a 3 mesi migliora la circolazione e camminare diventa sempre meno faticoso Da 3 a 9 mesi diminuiscono affaticamento, respiro corto, e altri sintomi come la tosse, aumenta il livello generale di energia Anche i benefici a lungo termine della cessazione del fumo individuati dall'American Cancer Society sono numerosi: Entro 5 anni la mortalità da tumore polmonare per il fumatore medio (un pacchetto di sigarette al giorno) scende da 137 per centomila persone a 72. Entro 10 anni le cellule precancerose vengono rimpiazzate e diminuisce il rischio di altri tumori: alla bocca, alla laringe, all'esofago, alla vescica, ai reni e al pancreas. Dopo 10 anni la mortalità da tumore polmonare scende a 12 per centomila che é la normalità; praticamente il rischio di decesso per tumore polmonare è paragonabile a quello di una persona che non ha mai fumato. Chi smette prima dei 35 anni, annulla al 90% le conseguenze negative del fumo ed entro i 50 anni si può ancora dimezzare la mortalità nei 15 anni successivi rispetto a chi insiste. Anche chi smette a 60 anni od oltre, comunque, vive più a lungo più di chi continua.

Esiste un numero per l'assistenza a chi ha deciso di smettere di fumare?

Con il D.L.vo n.6 del 2016 il Numero verde contro il fumo 800 554088 dell'Istituto Superiore di Sanità è stato inserito su tutti i pacchetti di sigarette e tabacco da arrotolare. Questo ha comportato un forte incremento delle telefonate: se nel 2011 il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) ha ricevuto 500 chiamate, nel 2014 ne ha ricevute 5.415, nel 2015 ne ha ricevute 3.600 e sono più che raddoppiate nel 2016 (7.767) e raddoppiate ancora nel 2017 (15.331 telefonate). Chiamano più gli uomini rispetto alle donne e le persone di età compresa tra i 46 e i 55 anni, quasi esclusivamente i fumatori ma anche i loro familiari. Inoltre su tutto il territorio italiano sono distribuiti quasi 400 Centri antifumo che aiutano a smettere di fumare con vari strumenti: il counselling individuale, la terapia di gruppo, e la prescrizione di prodotti sostitutivi della nicotina o di farmaci per la disassuefazione.

    Le informazioni contenute nel Sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica